La speranza dentro l’abisso. Diari di guerra ritrovati

di Eugenio Corti (1940-48)
“Il ricordo diventa poesia” ed. Ares
e Giuseppe De Carli-Enrico Cattaneo (1943-45)
“Io militare italiano, nel conflitto mondiale” ed. Ares

Venerdì 23 marzo 2018 ore 18.30
Auditorium CMC, Largo Corsia dei Servi, 4 – Milano

Intervengono
Vanda Corti, Moglie di Eugenio Corti
Paolo De Carli, Università degli Studi di Milano
Federica Saini Fasanotti, Storica e autrice della Gioia violata – Crimini contro gli italiani 1940-1946.

Coordina
Alessandro Rivali, edizioni Ares

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Dagli archivi famigliari possono emergere memorie sorprendenti, vivacissime, che aiutano a rileggere con una luce nuova e più intensa gli snodi cruciali della nostra storia. È quanto accaduto con il ritrovamento e la pubblicazione di un’antologia dei diari del giovane Eugenio Corti, da cui apprendiamo la sua formazione letteraria, come la sua forza spirituale negli anni di guerra, e in particolare durante il dramma della ritirata di Russia. Ma è anche quanto impariamo anche dai diari di Giuseppe De Carli ed Enrico Cattaneo, risucchiati nel gorgo della Seconda guerra mondiale che furono fedeli storiografi della loro esperienza: a De Carli toccò la guerra in Sicilia e una lunga prigionia, a Cattaneo un’incredibile avventura dalla Grecia, alla Russia alla Germania.


I DIARI DI GIUSEPPE DE CARLI ED ENRICO CATTANEO
Giuseppe De Carli – Enrico Cattaneo, Io militare italiano nel conflitto mondiale – Diari di guerra 1943-1945, Ares, Milano 2017, pp. 336, euro 18.

Introduzione di Edoardo Bressan, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Macerata.
Presentazione del Diario di Enrico Cattaneo di Luigi Trezzi, ordinario presso l’Università degli studi di Milano Bicocca.
Note storiche di Paolo De Carli, ordinario presso l’Università degli studi di Milano.

Il Diario del capitano dei bersaglieri Giuseppe De Carli inizia il 10 luglio 1943, il giorno dello sbarco in Sicilia delle truppe alleate. L’«Operazione Husky» fu colossale: circa 1.400 navi con migliaia di mezzi da sbarco e circa 150mila uomini. Contrariamente a quanto si pensa, sia lo sbarco sia l’avanzata anglo-americana non furono agevoli. Le forze tedesche e i reparti italiani opposero una tenace resistenza, impegnando gli Alleati in duri combattimenti con notevole spargimento di sangue. Questo Diario inedito racconta con cruda verità il dramma di quei giorni, manifesta con impressionante evidenza lo sconvolgimento della coscienza di un capitano dopo l’8 settembre 1943 e, estendendosi il testo sin quasi alla fine della guerra, descrive la difficile con­dizione dei militari italiani nelle mani degli angloamericani dopo l’Armistizio e la dichiarazione italiana di guerra alla Germania.

Enrico Cattaneo è un ragazzo di 19 anni chiamato a portare le armi e spedito in Grecia quando lo Stato fascista aveva già arruolato tutte le classi militari idonee e da ultimo si era visto costretto a richiamare dei ragazzi che non avevano fatto il servizio militare e la cui istruzione fu rabberciata in pochi giorni. Disperso con altri pochi nella lotta coi partigiani greci, spinto dalla fame si consegna a un reparto tedesco. Poi dopo l’otto settembre, rifiutatosi di combattere con loro come militare dell’esercito fascista della Repubblica di Salò, viene fatto prigioniero e deportato in Russia ove attraversa vicende di ogni genere fino a che, miracolosamente, riesce a tornare a casa.

IL DIARIO DI EUGENIO CORTI

Eugenio Corti, Il ricordo diventa poesia, Dai Diari, 1940-1948, Ares, Milano 2018, pp. 176, euro 14.
A cura di Vanda Corti e Giovanni Santambrogio

“Sto leggendo Stendhal, devo leggere Proust… queste ultime letture sono necessarie, se devo tornare ai miei diletti Omero-Virgilio-Dante attraverso l’assorbimento e il superamento della cultura posteriore… Presto dunque mi metterò al lavoro, e intanto già penso che, uscito il nuovo libro, inizierò un nuovo periodo di vita più mescolata alla vita comune, meno isolata. Certo, poi, tornerò a scrivere. L’ambiente non mi è molto favorevole…”. Eugenio Corti sentì prestissimo la vocazione alla scrittura come alla ricerca della verità e della bellezza: ne sono una straordinaria testimonianza queste pagine inedite dei suoi Diari, da cui apprendiamo la sua formazione letteraria, l’amore per la natura, la fede cristallina, come le vicende drammatiche dei suoi anni di guerra, che saranno il motivo ispiratore della sua scrittura.

L’autore

Eugenio Corti (1921-2014) è uno dei più celebri romanzieri del Secondo Novecento. Sue opere di narrativa: Il cavallo rosso (1983 – tradotto in otto lingue); I più non ritornano (1947); Gli ultimi soldati del re (1951) e Il Medioevo e altri racconti (2008). Altre opere di saggistica: Processo e morte di Stalin – tragedia (1962); Il fumo nel tempio (1996), infine i «racconti per immagini»: La terra dell’indio (1999), L’isola del paradiso (2000), e Catone l’antico (2005). Alle opere di Corti sono dedicati il brillante volume-intervista Parole scolpite. I giorni e l’opera di Eugenio Corti di Paola Scaglione (2002) e Presenza di Eugenio Corti (Rassegna della critica) a cura di Argia Monti (2010). Nel 2014 è stata pubblicata la sua corrispondenza inedita dal fronte russo: Io ritornerò – Lettere dalla Russia 1942-1943 (a cura di Alessandro Rivali).

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