CIO’ CHE UNISCE E’ PIU’ FORTE DI CIO’ CHE DIVIDE

Europa e noi? Un Mostra e un ciclo di incontri, dibattiti e approfondimenti

“Ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide” è quello che Adenauer, De Gasperi, Schuman e Jean Monnet devono aver tenuto caro durante tutto il lungo processo di unificazione europea post-bellico. Questa apparentemente semplice, ma in realtà dirompente, considerazione rappresenta anche la sconfitta dei nazionalismi odierni dopo quello delle ideologie totalitarie. Gli elementi che essi vollero affermare, insieme al desiderio di una pace duratura, furono: il valore unico e irripetibile di ogni essere umano; la libertà di espressione religiosa, d’educazione, d’impresa, e di cooperazione tra i popoli. Che ne è oggi di tutto questo in una fase di profonda crisi culturale, politica ed economica?

punti di fuga interno

Quell’intuizione originaria ha prodotto un metodo positivo, una mentalità e una cultura alla base di politiche che hanno consentito
sessantotto anni di pace e di sviluppo, il più lungo periodo della storia d’Europa senza conflitti (ad eccezione delle guerre nei Balcani, frutto della disgregazione dei regimi dell’Est). Il vero dramma del progetto politico europeo, nato per sovvertire il clima tragico della fine degli anni Quaranta, consiste oggi nel non saper più declinare il pensiero che lo ha fondato.
Con gli incontri che proporremo cercheremo alcuni segnali di speranza: dall’accoglienza degli immigrati ai grandi progetti di cooperazione scientifica; dall’aiuto alimentare all’aiuto alla crescita delle aree in via di sviluppo, sino alle opportunità offerte dalla libera circolazione di studenti, professori, lavoratori e merci. Si discuterà di proposte di ordine economico, sociale e istituzionale per favorire le azioni improntate a sussidiarietà orizzontale e verticale. Non da ultimo si parlerà delle novità del dialogo profondo tra cattolici, anglicani e ortodossi. L’Europa dall’Atlantico agli Urali.

Mostra: “Ciò che ci unisce è più forte di ciò ci divide”
Un’Europa unita, dall’Atlantico agli Urali

Marzo
in collaborazione con Fondazione per la Sussidiarietà  

Europa, dove sta rinascendo una novità

Martin Schulz, Presidente Parlamento Europeo, Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione Sussidiarietà
sen. Mario Mauro, Ministro della Difesa, Joseph Weiler, costituzionalista
Cardinale Vinko Pulic, Arcivescovo di Sarajevo

Scuola, un bene senza guida

Novembre
Dialogo su amici e nemici di un bene comune
Francesco Magni, ricercatore ed esperto sistemi scolastici, Marco Campione, resp. scuola Pd Lombardia,
Emanuele Contu, resp. scuola Milano e Provincia