Ascolto il tuo cuore città
La parola ai grandi uomini di Milano

Teatro e Parola
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Teatro e parola / Theatre and words

Drammaturgia di scritti, lettere, studi, disegni e progetti

con i personaggi / with characters: Sant’Ambrogio, Leonardo, San Carlo Borromeo, Giò Ponti, Manzoni, Marionette della Commedia dell’Arte
Attori / Actors: Matteo Bonanni e Andrea Carabelli
Docenti / Teachers: Pietro Cesare Marani, Marco Rossi, Francesco Braschi

Regia / Director: Andrea Carabelli, con la collaborazione di Luca Doninelli

In collaborazione / Cooperationcon: Gruppo Teatrale Aleph , Teatro degli Incamminati, Opera d’Arte, Museo Diocesano di Milano con il Patrocinio della Comunità Europea, Comune di Milano, Expo in Città, Regione Lombardia, Diocesi di Milano

Milan, the most modern city in the world,is the most Italian thing in Italy

“v’è il paradosso che Milano, così aggressivamente moderna, è anche così bellamente e misteriosamente italiana” (Giò Ponti)

25 Giugno 2015 ore 21.00

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“Ambrogio e san Carlo: dialogo sul destino di Milano”
“Dialogue between Ambrose and Charles: the destiny of Milan”

Due grandi santi si confrontano sul significato che hanno avuto per lo sviluppo della grandezza di Milano.
Two great saints deal with the meaning of their presence, behaviour, works relating the development of the greatness of Milan.

Googlemapslogo2014Chiostro convento Orsoline via Lanzone 53 – MM2 Sant’Ambrogio (in fronte alla Basilica Sant’Ambrogio)


Donazione all’ingresso consigliata 10 €

Con:

matteo-bonanni-025 Matteo Bonanni
Carabelli Andrea Andrea Carabelli

 


Desideriamo che Expo sia incontro tra uomini di culture diverse. Esso è possibile perché ogni cultura è il cuore di ciascuno che dà forma al vivere secondo un’appartenenza ad una propria origine. Come è possibile allora che sia un uomo a raccontarvi la città’ ?!

I valori che restano sono quelli dell’animo dell’uomo, della grandezza di lui uomo, della singolarità di lui uomo.

Nella memoria e nel quotidiano entrano e si accostano strade, parole, fatti, opere, case e templi e piazze. Sono tutti documenti di grandezza; sono eroismi irripetibili di valori di storia, di fede, di uomini. Essi “parlano”.

Come le opere d’arte di una città sono documenti “d’artista”, perché da esse si sprigiona lo spirito di uno che le creò, la sua grandezza d’animo, il suo pensiero. Tra gli uomini di ogni Paese alcuni hanno vissuto una genialità che ha coinvolto il proprio tempo e i secoli successivi.

Sono costoro che il CMC ha interpellato per voi. Sono quelli che incontrerete di persona con e loro parole e gesti. E vi mostreranno il cuore, l’anima e la forma della città che ospita Expo.

Il Centro Culturale di Milano in una fase di studio ed elaborazione ha tratto dai testi dei Personaggi il cuore e volto della città dell’epoca per realizzarli in forma moderna e contemporanea.

Anche le cose piccole non solo i monumenti, di immenso valore perché sono la stoffa quotidiana di una cultura che è esempio per rileggere anche la propria e stimare e scoprire quella di un altro.

Questa comune esperienza elementare in azione sulla città dove siamo può realizzare un incontro tra uomini di diversi paesi e rappresentare un avvenimento di conoscenza semplice e diretta perché fondata sull’umanità, il senso del vivere e la sua narrazione.

Mentre tutti i padiglioni e gli show bellissimi scompariranno, anche lì tu e l’altro rimarrete legati per sempre per un incontro avvenuto al livello della vita e di ciò che la nutre.

Gallery


Programma

Giugno – Settembre 2015

Untitled1“Ambrogio e san Carlo: dialogo sul destino di Milano”
“Dialogue between Ambrose and Charles: the destiny of Milan”

Due grandi santi si confrontano sul significato che hanno avuto per lo sviluppo della grandezza di Milano.
Two great saints deal with the meaning of their presence, behaviour, works relating the development of the greatness of Milan.

 25 Giugno 2015 h. 21.00 – Chiostro convento Orsoline  via Lanzone 53 – MM2 Sant’Ambrogio(in fronte alla Basilica Sant’Ambrogio)

 

Untitled4“Inseguendo l’acqua. Leonardo a Milano”
“Leonardo and the waterways of Milan”

Un attore e soprattutto un’attrice: l’acqua in persona, vista e ascoltata dal vivo e raccontata attraverso le parole di Leonardo e la sua vita per la città di Milano.
An actor but, above all, an actress, the water itself: the live portrait of water seen, heard, narrated through Leonardo’s words and the history of Milan

2 Luglio 2015 h. 21.00 – Chiostro convento Orsoline  via Lanzone 53 – MM2 Sant’Ambrogio (in fronte alla Basilica Sant’Ambrogio)

 

 

Untitled7“La vita come commedia. Quella dell’arte”
The “Commedia dell’arte” in Milan

Viaggio tra Torino Milano e Venezia con le Marionette originali di Marino ZerbinScarrozzano per Milano i personaggi della commedia dell’arte in una divertente situazione che racconta fragilità e virtù dell’uomo borghese e moderno in secoli di storia.
(orginal puppets with Marino Zerbin)The characters of Commedia dell’arte that, in a funny situation, drive around the city telling themselves the differents periods of Milan history.

Settembre 2015

 

Untitled3“Manzoni scriveva Renzo e Lucia promessi sposi” (Teatro l’Aleph)
“Renzo e Lucia” – The Betrothed (Teatro l’Aleph)

Una versione teatrale per vedere il segreto dell’origine dei Promessi Sposi e tutto il romanzo reso teatro.
A theatrical version in order to listen to the most important passages and to see the most expressive images of the great novel of Alessandro Manzoni:“The Betrothed”.

Settembre 2015

 

 

Untitled“Giò Ponti, le case, le cose, ogni cosa ha un volto”
“Giò Ponti, architect in Milan”

L’esperienza artistica di un grande architetto capace di dare un volto umano alla sua prediletta città.
The artistic experience of a great architect, able to give a human face to his beloved city.

Ottobre 2015

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Video

Approfondimenti

Invito

Milan, the most modern city in the world, is the most Italian thing in Italy

Il Papa e Milano


Milan, the most modern city in the world, is the most Italian thing in Italy
Milano moderna è il più recente fenomeno «continuativo» della storia italiana, perché partecipa della vera tradizione, la quale significa «far cose nuove in modo nuovo facendole bene come le fecero 500 anni fa». Ecco la tradizione! ecco, nella modernità audace, il vero ritorno alla tradizione vera!

(Giò Ponti, Amate l’Architettura)

La pienezza dell’umanità e della storia si realizza in una città. Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle strade, nelle sue piazze. …

(Papa Francesco, Evangelii Gaudium 2013)

“Cari amici, la vostra storia è ricchissima di cultura e di fede. Tale ricchezza ha innervato l’arte, la musica, la letteratura, la cultura, l’industria, la politica… Spetta ora a voi, eredi di un glorioso passato e di un patrimonio spirituale di inestimabile valore, impegnarvi per trasmettere alle future generazioni la fiaccola di una così luminosa tradizione.

(Benedetto XVI, Piazza Duomo, Milano, 2012)

Giò Ponti e Milano

Diceva Giò Ponti il più grande Architetto e umanista del ‘900 milanese e italiano
“L’arte non è nella “formalità” (ogni forma è buona, tant’è vero che si cambia continuamente forma), ed è nel documento, nella testimonianza dell’uomo, attraverso una sua forma , una sua espressione: per questo essa è irrepetibile , per questo una copia non è arte , un restauro non è arte..”
Perciò vivere il turismo è coniugare conoscenza e presente mettendo in luce le radici del passato. Vivere Il turismo è un gesto di tutti, è motivo e necessità d’educazione: il turismo vive nell’azione di “una cultura popolare” che coordina il tuo tempo quello del lavoro a quello libero dove vorresti dare credito a quello che in fondo vorresti veramente fare, trovare un altro frammento della verità e incontrare dei testimoni.
L’uso di una Application, così come la catena a pacchetto degli eventi in lingua originale e tradotti, la compresenza ordinata di diverse forme espressive promuove un nuova modalità di uso del tempo libero e le correla, con informazioni che il Centro Culturale di Milano estende dalle illustrazioni dei musei , ai cicli di culturali speciali di conferenze , alle manifestazioni musicali culturali teatrali cinematografiche alle esposizioni e mostre.
Così come dal passato incontreremo le persone-personaggi che ci parlano attraverso le loro stesse parole (dei loro testi, poesie, scritti, opere) così incontreremo persone-personaggi che oggi rappresentano un esempio del cuore pulsante della città (architetti, studiosi, scrittori, artisti) che potranno –oltre la spiegazione delle guide e docenti- narrare elementi di conoscenza personale della città e del suo incarnato passato e presente a partire dalla loro esperienza.
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“L’arte non è nella forma è nel documento dell’uomo. La forma è cosa completa e perfetta (si può conoscere una forma incompleta? Non sarebbe una forma): ma tuttavia non è indispensabile all’arte, perché una statua mutila (la vittoria di Samotracia) una pittura alterata (il Cimabue di Assisi) un rudere di architettura (“la prova de rudere” è la gran prova dell’architettura: la buona Architettura deve resistere a tutte le ingiurie, deve esprimersi anche attraverso un rudere) ci danno anche mutile, alterate, ruinate, delle emozioni d’arte, sono tuttavia dell’arte.
Questa è la misura dell’arte. Misura dell’Uomo (qui la definizione l’”uomo misura di tutte le cose” acquista un altro significato. Diventa misura della sua eroicità, della sua vita, del suo dramma vale a dire della sua sincerità, autograficità)”
(…)
Milano moderna è il più recente fenomeno «continuativo» della storia italiana, perché partecipa della vera tradizione, la quale ̶ egli dice per gli inglesi, ma io vorrei dirlo per molti italiani ̶ vera tradizione «non significa maggiordomi, case pompose, o edifici che armonizzino con San Paolo», (per gli italiani case istile) ma significa «far cose nuove in modo nuovo (come s’han da fare se esse sono nuove) facendole bene come le fecero 500 anni fa». Ecco la tradizione! ecco, nella modernità audace, il vero ritorno alla tradizione vera!
Ritrova il loro temperamento antico non solo negli edifici additati dal Baedeker, ma altrettanto nel turgore dei loro alti edifici modernissimi e di quelli, come la Pirelli, come i grattacieli di Belgiojoso, Peressuti e Rogers, e di Melchiorre (e simultaneamente), nell’aristocratico ritegno della (moderna) Galleria d’arte moderna architettata da Gardella, nascosta fra gli alberi; e perfino (come li conosce bene!) nell’insolent departure, l’andarsene insolente, dai palchi della Scala senza applaudire alla fine dell’opera. «Ardire, ritegno, lusso, e disegno; vitalità» Così si dice!
La prosperità «non è prodotto dell’acume commerciale: è un sottoprodotto della cultura. Gli uomini d’affari non la creano, la favoriscono quando le condizioni esistono». ̶ «Questa verve in ogni città del mondo potrebbe scivolare nella volgarità, ma solo Milano può avere un chiosco della «coca-cola» sul tetto della cattedrale (nulla gli sfugge!), ed organizzare nello stesso tempo congressi sulla «divina proporzione» alla Triennale. È la verve ̶ continua (e gonfiatevi il petto o Milanesi) che ̶ egli dice ̶ Londra ha perduto. Parigi va perdendo, e New York, aggiunge, non può avere» ̶ «Ciò non deriva dalla Storia, ma dalla consapevolezza che «anche ora» è storia. Se Milano è ricca non lo è perché è moderna, giacché noi siamo tutti moderni ora, ma perché vive e costruisce con la gioia e l’orgoglio con che gli antichi italiani costruivano le loro torri ed i loro palazzi in una tradizione che non è apparato, sentimento o stile, ma consapevolezza della razza che rimodella una antica cultura in una forma nuova: per esperienza, per istinto, per vita, non per nostalgia». Capito?
Tratto da Amate l’Architettura di Giò Ponti, architetto, autore con Nervi del grattacielo Pirelli di Milano, figura della storia dell’Arte italiana e del suo Design (1891 – 1979), progettò e realizzo decine di case e ville per Milano e nel mondo, Direttore e inventore della Rivista STYLE.