La Grotta Azzurra. Lettura scenica di e con Miriam Mesturino
Mercoledì 23 novembre 2022, ore 18.30
Auditorium CMC – Largo Corsia dei Servi 4, Milano.
Saluto di Camillo Fornasieri Direttore del Centro Culturale di Milano
Intervento di:
Roberto Mussapi Autore, poeta e critico teatrale
Miriam Mesturino Lettura scenica
“La Grotta Azzurra” è un vero trionfo della “luce”, che tanto più ferma e irradiante scaturisce dal confronto con i regni sotterranei a cui si oppone Proserpina.
In Mussapi c’è questa irresistibile vocazione al descensus ad inferos, ai luoghi inferiori dell’altrove, come per un Orfeo moderno che voglia strappare alle tenebre la luminosa e numinosa presenza della poesia..
La storia di Maria, che dall’azzurro delle piastrelle di un cesso d’autogrill va alla conquista dell’azzurrità dei cielo di Giotto, diventa la metafora stessa della poesia.
Nel volume I nomi e le voci. Monologhi in versi pubblicato da Mondadori (Lo Specchio, 2020) Roberto Mussapi crea una sua autoantologia di quel genere poetico che ha ricreato in Italia nel nostro tempo, appunto il monologo in versi. Di questi poemi-teatro, opere ispirate al mito antico, al mondo shakespeaeriano, all’oriente mussapiano delle Mille e una notte, due sono ambientati nel mondo contemporaneo, Lezioni elementari, monologo ispirato e dedicato al mastro di scuola, Gabriele Minardi, e La grotta azzurra, considerato dalla critici uno dei capolavori di Mussapi.
Sin dalla sua pubblicazione nel 1999, presso Jaca Book, fu salutato come un evento che cambiava poesia e teatro: “La Grotta Azzurra – scriveva nella postfazione Elio Gioanola – mi sembra devvero uno splendido, definitivo congedo da tutte le dolenzie esistenziali, espressionistiche o no, dagli ironismi e dai piccoli realismi neocrepuscolari, dagli sperimentalismi delle avanguardie antiche e recenti (…)”
La Grotta Azzurra ha avuto poi un felice esito teatrale: voluto e interpretato da Miriam Mesturino, prodotto da Torino Spettacoli, con la regia di Nanni Garella, la scena di Antonio Fiorentino, le luci di Gigi Saccomandi, ha debuttato al Festival Teatrale di Borgio Verezzi nell’estate 2002 ed è stato rappresentato in tournée nazionale per due stagioni, toccando, tra le altre piazze, Torino, Milano e Napoli, ottenendo un grande consenso di pubblico e critica. È stato successivamente ripreso per altre due stagioni a Roma e nel Lazio.
“Ho amato questo testo dalla prima lettura, le emozioni che ci fa vivere con la protagonista tra realtà presente, sogni e ricordi. E ne ho amato il linguaggio, che ho subito sentito “mio”, come in tutte le opere poetiche di Mussapi. E ne ho voluto fortemente la messa in scena, così come ho recentemente voluto l’audiolibro di questa raccolta dei suoi drammi in versi: alcuni li conoscevo ed altri li leggevo per la prima volta, ma ho sempre vissuto la sensazione di un linguaggio che mi appartiene, o a cui appartengo, e che naturalmente restituisco nella mia recitazione.
Interpretare La grotta azzurra mi ha dato grandi soddisfazioni, non solo per le emozioni trasmesse dal personaggio e per la calorosa accoglienza del pubblico, ma anche per le recensioni di tanti stimatissimi critici teatrali, ne cito un paio:
“E’ questo dialogo tra voce di dentro e voce di fuori uno dei pregi della Grotta Azzurra: voci e risonanze che Garella sa ascoltare con orecchio finissimo. E voci che la Mesturino fa proprie con una forza, una sensibilità, una malinconia, una furia e un brivido che siglano un’interpretazione molto bella e molto applaudita” (Osvaldo Guerrieri – La Stampa)
“Splendido monologo di Miriam Mesturino, che sogna nella toilette di un autogrill” (Antonella Granero – Il Secolo XIX)