Vite corsare per non finire a piombo


In questo numero
Il cuore dell’Europa è insanguinato dalla violenza dopo l’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina e scuote le nostre coscienze. Per aiutare a comprendere quel che oggi sta accadendo ad Est Ecco un approfondimento mosso dalla lettura di un libro che raccoglie il dialogo tra due personalità della grande politica, Giulio Andreotti e Michail Gorbačëv.
Un altro spaccato drammatico e inquietante del conflitto in atto è dato dal fenomeno della cyber war. Introdursi in quel labirinto c’è da perdersi. Ma si tratta di una realtà con cui è impossibile non fare i conti. Si vince, si perde, si orienta con un uso “intelligentissimo” della tecnologia.
E a proposito di realtà da guardare in faccia da intellettuali o “disorganici”. Una riflessione sulla sopraggiunta assenza di intellettuali liberi e corsari. La necessità ce la dà Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita. Un incontro con una personalità non addomesticabile e in linea. Perché per nulla interessato e affascinato al nulla.
E ancora: un altro incontro nel quotidiano che sa di meraviglia e di speranza. Un’esibizione live del maestro John Coltrane in un piccolo locale di Seattle avvenuta circa sessant’anni fa. In quell’occasione offrì ai pochi privilegiati presenti l’ascolto dal vivo del suo capolavoro indiscusso: I love supreme.
Anche l’Editoriale è un ritrovarsi, dalla città martirizzata dell’Ucraina. Che rilancia e aiuta a capire. La lettura delle opere di Michail Bulgakov un simbolo storico della attuale resistenza alla Russia, nato a Kiev. Pagine a muso duro con il pensiero totalitario.
Il Podcast di questo numero è una struggente testimonianza di Gemma Calabresi Milite, la moglie del commissario Luigi Calabresi, ucciso cinquant’anni fa da un commando di esponenti di Lotta Continua. Quando il perdono scompagina le carte e accende la speranza per i giorni. I nostri.
Buona lettura buon ascolto.