Verità che cerchi il nostro sguardo
Ciclo di Poesia Nel fuoco della controversia
Giovedì 22 gennaio 2015, ore 21,00
Sala Verri di via Zebedia, 2 Milano
Lettura poetica e incontro con
Giampiero Neri
Introduce e coordina
Alessandro Rivali, poeta,
autore di “Giampiero Neri un maestro in ombra” Jaca Book
interviene
Davide Rondoni, poeta e scrittore
Il bisogno di vivere e collegare la poesia alla verità, questo deve essere
secondo Neri il progetto principale di un poeta. In un tempo in cui la precarietà del ruolo del poeta e il disfarsi della parola in un società smarrita e sempre più distante e distratta, rifiorisce il rapporto tra il poeta e la sua gente -e i popoli- da questo sacrifico che è lavoro di ascolto dell’esperienza fin nei suoi piccoli movimenti.
Come dice Giampiero Neri, nel dialogo con Rivali che ha dato luogo al libro “Un maestro in ombra”: “*Non mi è mai interessato contare le sillabe, ma soltanto la ricerca della verità. Oggi la figura del poeta è come quella del Battista, è la voce di uno che grida nel deserto, disposto a vestirsi di pelli, a cibarsi di miele “selvatico, ma anche di locuste…” La necessità conseguente della precisione, che Rivali chiama “fiamminga”, nell’uso delle parole, nella costruzione dei versi: una nitidezza di intenti e risultati che deve molto alle letture in prosa dell’autore, da Omero, Fenoglio e Pasternak. Per questo Neri va conosciuto, letto e… incontrato, da tutti!
Nel corso della serata si parla anche di
“Una storia naturale” di Giampiero Neri, edizione d’arte de “Il ragazzo innocuo”, Milano, gennaio 2015, con la curatrice Elisabetta Motta e Luciano Ragozzino
Il libro si compone di una prosa di Giampiero Neri, un testo interpretativo di Elisabetta Motta ed una acquaforte di Luciano Ragozzino. Il testo composto con caratteri magister e l’incisione sono stati stampati a mano da Luciano Ragozzino con i torchi dell’ Ex gelateria di via Guinizelli 14, in Milano, su carta Amatruda di Amalfi per i tipi de “Il ragazzo innocuo”, in 77 copie numerate e firmate, nel gennaio 2015. In copertina xilografia di Luciano Ragozzino. Il libro è a cura di Elisabetta Motta