Artificiale e reale, la sfida. Le nuove macchine e l’uomo
Martedì 20 febbraio 2024 ore 20.45
Auditorium CMC Largo Corsia dei Servi, 4.
Intervengono
Derrick De Kerckhove, Filosofo e sociologo della Comunicazione, allievo di Marshall McLuhan
Emanuele Frontoni, docente di Informatica, all’Università di Macerata, co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab di Ingegneria dell’Informazione.
Coordina
Luca Botturi, docente Media in educazione, Scuola universitaria professionale Svizzera italiana a Locarno.
In occasione dell’uscita del numero di Nuova Atlantide, trimestrale di cultura civile della Fondazione per la Sussidiarietà, dal titolo: “Intelligenza artificiale. IA con IO”.
Lo stiamo capendo giorno dopo giorno quanto l’intelligenza artificiale dimostra di avere la capacità di incidere in profondità su tutto ciò che tocca: l’educazione, la comunicazione, la scienza, l’economia, il lavoro, la medicina, le armi… insomma, la vita. E quindi incide anche sull’Io.
Ma è la l’Intelligenza artificiale che governa l’Io oppure le cose stanno diversamente e l’uomo rimane il perno? Questa è la domanda.
Come altre che incalzano: si potrà sempre controllare l’intelligenza artificiale? Con l’irruzione dell’IA sta cambiando il nostro modo di pensare? E se sì, in che modo? Quale l’impatto esistenziale e psicologico? Con questa realtà così invasiva e in continua accelerazione è partita persa per la cultura umanistica? Oppure c’è una possibilità e quale per salvarla? Domande dirimenti all’epoca dell’algoritmo tracimante.
Al CMC il sociologo della comunicazione di fama mondiale, discepolo di McLuhan e uno scienziato tra i più influenti a livello internazionale sulla IA , coordinati da un emergente studioso di educazione e media
Il rischio non è l’avvento del computer super-intelligente
Che ci sottometta tutti, ma di esseri umani sottosviluppati intellettualmente
Hubert Dreyfus
Derrick De Kerckhove
Ha lavorato con Marshall McLuhan per oltre 10 anni come traduttore, assistente e coautore, diventandone l’erede intellettuale. Ha poi intrapreso un’approfondita ricerca sulla capacità dei media di influenzare la realtà percettiva umana, partendo dall’assunto che i mezzi di comunicazione di massa sono definibili in realtà come delle psicotecnologie. Ha inoltre elaborato i concetti di iperpertinenza del web, in relazione al grado di pertinenza che specifiche connessioni stabiliscono con i contenuti che veicolano, e di webnwess, ovvero una specifica dimensione cognitiva, vera e propria forma di intelligenza connettiva costituita dagli utenti connessi a internet.
È il direttore scientifico di Media Duemila ed è Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto e docente presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stato titolare degli insegnamenti di Sociologia della cultura digitale e di Marketing e nuovi media.
Emanuele Frontoni
Svolge la sua attività di ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale e della visione artificiale, dell’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata e degli spazi sensibili, delle digital humanities. È autore di oltre 300 articoli internazionali e collabora con numerose aziende nazionali e internazionali in attività di trasferimento tecnologico e di innovazione. Dal 2021 è stato inserito nella annuale lista “World’s Top 2% Scientists” curata dalla Stanford University e dalla Elsevier che elenca il 2% degli scienziati più citati al mondo, all’interno della categoria “Artificial Intelligence & Image Processing”.
È professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata e co-director del VRAI (Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab).
Dal 2022 è il Direttore Scientifico del Centro per la Ricerca Scientifica e l’Innovazione Tecnologica in Campo Neurologico NemoLab, presso l’Ospedale Niguarda di Milano. È stato Program Chair o General Chair di varie conferenze e summer school internazionali e co-organizzatore di numerosi workshop internazionali.