CONCERTI PER MARIA VERGINE

I Concerti Sacri che avranno hanno luogo nella chiesa di sant’Antonio si presentano complessivamente come una sorta di mariologia musicale. Uno scambio di attività, rispetto alle agenzie religiose cui spetterebbe promuovere una tale iniziativa. Essa segue da una parte le coordinate temporali – dal repertorio poetico-musicale più rappresentativo del XIII secolo alla musica sacra del XVIII – dall’altra quelle strettamente connesse al mondo dello spettacolo, dell’intrattenimento, che per sua natura accanto alla consuetudine esige sempre qualcosa di nuovo. Immaginando – o forse più auspicando ¬– che il “libro vermiglio” di Montserrat e il repertorio alfonsino abbiano raggiunto una frequentazione tale da entrare nella consuetudine dell’ascolto italiano, il nuovo potrebbe essere concentrato sull’oratorio di Pasquini come pure sullo Stabat Mater di Domenico Scarlatti.

Se la musica propizia a suo modo un viaggio, il tracciato proposto dai Concerti Sacri ne segue uno mosso dal desiderio di congiungere la Spagna all’Italia, e lo fa giustamente, almeno per quattro motivi. Il primo è connesso al progetto di traslazione di Gerusalemme per tutta l’Europa, progetto che soddisfa il “viaggio impossibile” ai luoghi santi. Il secondo investe più profondamente la mariologia e la ripresa di interesse per la dottrina mariana. Il terzo motivo riguarda i maestri dell’intrattenimento spirituale, che vanno ricercati tra i seguaci di Ignazio di Loyola e Filippo Neri. L’ultimo motivo, e il più radicale, riguarda la via dei fluidi vitali ed investe il rapporto tra la sete e il pianto così come si presenta nel progetto complessivo dei Concerti sacri.

Il link di collegamento :

http://www.quartettomilano.it/it/02336/concerti-permaria-vergine.html

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