Dmitry Markov: gli “scatti” di verità della Russia di Putin

Nello stesso giorno della morte tragica di Aleksei Navalny è morto il fotografo che ha ritratto con il suo iPhone la faccia oscura della Russia putiniana. Una vita non semplice, la sua. Era molto popolare: oltre 800.000 follower su Instagram. Aveva anche sofferto di dipendenze. Abbiamo scelto di aprire il numero di .CON con una sua fotografia.


23 febbraio 2024
Denuncia del regime
A cura della Redazione

Il fotografo Dimitry Markov con il suo IPHONE

È morto all’età di 42 anni, a Pskov, nello stesso giorno di Navalny, il fotografo Dmitry Markov che, con il suo iPhone ha ritratto la Russia di Putin e in particolare le proteste del 2021 contro la detenzione di Aleksei Navalny al suo ritorno in Russia dalla Germania. La sua opera più celebre è la foto di un omone – agente speciale della polizia russa – in tenuta antisommossa, con il passamontagna, seduto alla scrivania di un ufficio pubblico, con un ritratto di Putin appeso sopra di lui.
La foto era stata venduta all’asta per due milioni di rubli (21.760 dollari) in un’asta online. Il ricavato era stato devoluto per sostenere le persone detenute o sanzionate durante le proteste in sostegno di Navalny. Markov aveva sofferto di dipendenze. Era stato volontario in un orfanotrofio e tutor in una organizzazione caritatevole per disabili. Su Instagram aveva più di 800mila follower

Ringraziamo il fotografo Giuseppe Bruno che documenta il lavoro di Markov sul suo sito https://www.giuseppebrunofotografo.it/dmitry-markov/ con questa nota e le immagini riportate su .CON n. 43

@Dimitry Markov

Dmitrij Markov era nato nel 1982 in Russia. Un fotoreporter, assistente sociale, volontario in istituti per bambini con patologie psico-neurologiche e in gruppi per adolescenti in difficoltà. Nelle sue fotografie, Dmitry Markov mostra la vera vita del “ghetto” russo, prestando particolare attenzione al problema degli orfani. Si arma così del suo iPhone e si dedica alla documentazione delle condizioni e delle emozioni di quei ragazzi abbandonati a se stessi. Markov ha lavorato come giornalista e poi come assistente in un insediamento per gli orfani. E solo nel 2005 si è interessato alla fotografia. Ha studiato con il famoso fotografo Alexander Lapin, e in parallelo ha aiutato l’adattamento sociale dei laureati della scuola di imbarco per i ritardati mentali. Dmitry Markov è un fotografo che ha fornito ripetutamente assistenza gratuita all’organizzazione di beneficenza di Pskov Rostok. Ha aiutato le famiglie in crisi, essendo membro del Fondo di beneficenza “Volontari per aiutare gli orfani“.
L’ispirazione principale del fotografo è la vita quotidiana, un mondo reale, che molte persone calpestano, senza percepire il singhiozzio del dolore.
“Ho iniziato a viaggiare con volontari negli orfanotrofi e li ho registrati in diversi report. Col tempo sono diventato molto interessato a questo argomento e ho anche iniziato a lavorare come tutor, quindi mi sono specializzato in problemi sociali attraverso la fotografia.”
Markov svolge il suo lavoro con grande rispetto e interesse umano. Ci mostra cose che, per molti di noi, è possibile immortalare. Collabora con Getty ImagesEsquireNational GeographicBurn MagazineTakie delaAfiša e porta avanti progetti sociali con Apple e Megafon. Ha ottenuto molteplici premi tra i quali: Serebrjannaja KameraPhotoPhilanthropy Activist AwardsGetty ImagesInstagramGrant, ecc… .

@Dimitry Markov la Foto venduta all’asta benefica

“Non sono solo fotografie sociali, come molte persone pensano, sono i miei incontri e le mie scene personali. Ogni immagine aggiunta è un altro capitolo della mia storia. E quando mi viene chiesto perché inseguo il “lato spiacevole della vita”, rispondo:  “perché ne faccio parte”.
Le scene che Dmitry ci propone sono perfette sia dal punto di vista estetico, che narrativo. Nel 2015, Dmitry Markov ha ricevuto il Getty Images Instagram Grant. Il libro di Markov “Rossija #Černovik” offre la prospettiva senza fronzoli dell’autore sulla vita dei suoi eroi: provinciali, gente di strada, indifesi, ingenui… .

La foto con Omon e foto di Putin di Dimitry Markov

“Alcuni dei miei soggetti vengono giudicati cupi da chi li guarda, se non addirittura deprimenti. A me invece danno pace: quando riesco a mettere questa tristezza in un testo o in una fotografia, mi sembra che questo sentimento si faccia meno pressante dentro di me”. (Dal libro di Dmitrij Markov “Rossija #Černovik”)
“Molti pensano che per fare volontariato sia necessaria una grande dedizione o un carattere particolare. Non è vero. Nessuno diventa volontario se non vuole. Chi lo fa ha sempre qualcosa in cambio: sicurezza di sé, capacità comunicative, realizzazione personale. È per ottenere questo che si impiega tempo ed energia”. (Dal libro di Dmitrij Markov “Rossija #Černovik”)
“Molti pensano che fotografare nelle province sia pericoloso. Ma io voglio dire che non c’è stata una sola volta in cui mi sono trovato in una situazione difficile o qualcuno ha manifestato aggressività nei miei confronti. Sono sicuro che tutto dipenda da come ci si pone. Le persone semplici reagiscono molto bene a chi mostra interesse verso di loro: credo sia dovuto al fatto che questo non capita spesso”. (Dal libro di Dmitrij Markov “Rossija #Černovik”)
Dicono che io fotografo la Russia nuda e cruda, ma io trovo questa definizione parecchio superficiale. Se si vuole trovare una chiave di lettura simile per i miei lavori allora per me è più calzante La Russia media,  perché è proprio questo l’aspetto del Paese fuori dalle grandi città. (Dal libro di Dmitrij Markov “Rossija #Černovik”)

La copertina di .CON n.43 di Dimitry Markov

A seguire una photogallery di alcuni scatti di Dimitry Markov.