Il posto dell’uomo in un mondo cambiato
Cristianesimo e nuovi Dei


Lunedì 20 novembre 2023 ore 21.00 – solo Diretta Streaming

in occasione della SETTIMANA CENTRI CULTURALI CATTOLICI 2023
Una vita ricevuta – racconti di speranza

Dialogo sul libro “Fine della cristianità e ritorno del paganesimo”ed. Cantagalli
Interverrà
Chantal Delsol, Filosofa della politica, fondatrice Istituto Hannah Arendt, Parigi
Coordina
Sante Maletta, Docente di Filosofia politica Università di Bergamo
Discussant
Andrea Caspani, Redazione del CMC

Chantal Delsol (Parigi, 16 aprile 1947) è una filosofa, storica della politica, autorevole protagonista del mondo intellettuale francese.
I suoi principali ideali politici sono incentrati sul liberalismo, sul federalismo e sul principio di sussidiarietà, sui quali è intervenuta invitata dal prof. Vittadini al Meeting di Rimini del 2003.
Fondatrice dell’istituto di ricerca Hannah Arendt, fondato nel 1993, è membro dell’Accademia delle Scienze Morali e Politiche e dell’Accademia Cattolica di Francia.
Il breve e interessante saggio descrive il tramonto della ‘cristianità’, quella civiltà fondata sul cristianesimo che ha dominato l’Europa e il mondo Occidentale per sedici secoli e pone una riflessione sul presente, sulle tracce di pensieri di J. Ratzinger.
La crisi non riguarda solo la Chiesa perché essa è l’effetto di una crisi sottostante, quella della civiltà cristiana che è la base delle nostre società. Per questo interessa la società contemporanea nel suo insieme, segnata non è tanto da un a-teismo o dal nichilismo, ma da un nuovo paganesimo che venera qualsiasi astrazione iconica dei valori promossi da quella che era la Cristianità.

Nuove ‘religiosità’ ove vengono venerate le piante, gli animali, l’uomo, la tecnica, il progresso, immagini sbiadite di quei valori “cristiani” che sono stati prima atomizzati e separati dalla fede grazie ad una crociata anticristiana cruenta ed ineludibile, poi riciclati in una nuova religione senza tradizione e che si autoalimenta.

Il cedimento avvenuto è stato la fede in “una verità trascendente, in questo caso quella in un Dio unico venuto nel mondo”, o, come anche richiamava Luigi Giussani (1997) nell’insistenza sull’etica anziché sull’ontologia.

Tuttavia tutto ciò non comporta necessariamente la fine del cristianesimo.

Su questo presente e sul futuro la Delsol richiama la ‘profezia dimenticata’ di Ratzinger sul futuro della Chiesa (reperibile on line o nel libro Faith and Future, Ignatius Press, 2009) indicando i nuovi testimoni: “dalla crisi odierna – affermava – emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi … perderà anche gran parte dei privilegi sociali”. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede al centro dell’esperienza. Dice la Delsol “conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell’uomo, dove trovare l’umano, vita e speranza oltre la morte”.

Spunti sul libro nell’interessante articolo di Michela Dall’Aglio

“…Per quale altro scopo se non per conoscerlo la gente dovrebbe avvicinarsi alla Chiesa, si domandava senza tergiversare il filosofo polacco Kolakowski in un breve saggio incompiuto solo ora tradotto in italiano: «Se non è Dio e Gesù che la gente cerca nella Chiesa, la Chiesa non ha alcun compito specifico da realizzare … è Dio che tutti vorrebbero trovare nel cristianesimo», non un’ideologia o una lobby politica (L. Kolakowski, Gesù. Saggio apologetico e scettico, ed. Le Lettere).“

Chantal Delsol