Azer, l’impronta di Dio. Un monastero nel cuore della Siria


Venerdì 19 gennaio 2024 ore 21.00

Auditorium CMC Largo Corsia dei Servi, 4 Milano
Presentazione e inaugurazione della Mostra

Intervengono
Padre Francesco Ielpo, delegato del Custode di Terra Santa
Suor Maristella, Priora del Monastero di clausura San Benedetto di Milano
Marco Pippione e Alberto Mazzucchelli, curatori della Mostra
Coordina Giorgio Paolucci

Con il contributo di Banco Building
Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna

La Mostra Azer è  esposta presso la sala espositiva Monastero San Benedetto in Via Felice Bellotti, 10 Milano dal 20 al 28 gennaio 2024

Quasi vent’anni fa alcune monache dell’abbazia di Valserena aderiscono alla chiamata del Signore, sostenuta dall’Abate generale dell’Ordine. Approdano così in Siria, una terra percorsa da Pietro e Paolo, dove nei primi secoli dell’età cristiana era nata l’esperienza monastica, una regione che all’alba del Terzo Millennio era esempio di pacifica convivenza fra genti e religioni diverse.
Attraverso video, interviste, testi e foto questa mostra racconta lo stupore per la straordinaria vicenda di alcune suore trappiste del Monastero di Azer, in Siria, e l’amicizia, nata in modo del tutto imprevedibile, con progettisti, donatori, ong, Avsi e Banco Building – il banco delle cose di Milano.
A cura di Silvio Pasero, Alberto Mazzucchelli, Andrea Benzoni, Marco Pippione, Alberto Scotti, Silvana Ninivaggi, Tanino Musso, Giusi Corbella.

21.02.2023 Suor Veronica https://www.fondazionemonasteri.it/azer-provincia-di-homs-siria-nostra-signora-fonte-della-pace/

https://www.meetingrimini.org/eventi-totale/azer-limpronta-di-dio-un-monastero-nel-cuore-della-siria/

La mostra è disponibile anche in forma itinerante. Clicca qui per info, scheda tecnica e prenotazioni.

A cura di Silvio Pasero, Alberto Mazzucchelli, Andrea Benzoni, Marco Pippione, Alberto Scotti, Silvana Ninivaggi, Tanino Musso, Giusi Corbella

Attraverso video, interviste, testi e foto questa mostra racconta lo stupore per la straordinaria vicenda di alcune suore trappiste del monastero di Azer, in Siria, e l’amicizia, nata in modo del tutto imprevedibile, con progettisti, donatori, ong, Avsi e Banco Building – il banco delle cose di Milano.
Quasi vent’anni fa alcune monache dell’abbazia di Valserena aderiscono alla chiamata del Signore, sostenuta dall’Abate generale dell’Ordine, per dare vita a un monastero che raccogliesse l’eredità dei monaci di Tibhirine. Approdano così in Siria, una terra percorsa da Pietro e Paolo, dove nei primi secoli dell’età cristiana era nata l’esperienza monastica, una regione che all’alba del Terzo Millennio era esempio di pacifica convivenza fra genti e religioni diverse.
Con fede, pazienza e fatica, le monache si sono insediate ad Azer, provincia di Homs, sede di ben conosciute vicende drammatiche, non lontano dal confine con il nord del Libano, in una zona abitata da sciiti e sunniti, con l’eccezione di due piccoli villaggi cristiani. Nel marzo 2011, lo scoppio della guerra ha provocato devastazioni enormi, massacri senza fine e l’esodo di milioni di persone. Da marzo 2020 è giunta l’epidemia di Covid-19; poi nel settembre 2022 un’epidemia di colera; infine, nel febbraio 2023, il terremoto. In questo lungo e drammatico periodo le monache non sono mai venute meno al loro impegno di presenza orante e gratuita, continuando ad essere testimoni credibili e segno di speranza per tutti. Anche per noi.

Con il contributo di Banco Building

Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna

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