Job o la tortura degli amici

di Fabrice Hadjadj

Dalla contraddizione alla constatazione, dall’assurdo all’amore.
Dopo aver fallito mettendogli contro i nemici ed ogni sorta di avversità, il diavolo prova ora l’ultima carta, mettergli contro gli amici e loro spiegazioni.
“Come potrebbe il male farci tanto male se non avessimo prima udito la promessa del bene?” 
Giobbe grida perché sa di essere fatto per la gioia, perché non ha rinnegato la gioia: “O gioia, sai bene che se grido così forte, è a causa tua, perché sento ancora la tua chiamata”. Tanto più la ferita sanguina, tanto più forte è l’appello che la gioia fa; lei che non viene a ridurre la frattura, ma a ingrandirla.
Questa è l’idea forte del dramma di Hadjadj; altrettanto forti sono le figure degli amici di Giobbe, letti in chiave moderna.

Produzione Teatro degli Incamminati
regia di Andrea Maria Carabelli
contributo audio di Sandro Lombardi
con Roberto Trifirò e Andrea Maria Carabelli
e con la cantante lirica Dina Perekodko
assistente alla regia Matteo Bonanni
dramaturg Fabrizio Sinisi
scenografo Roberto Abbiati

 

 

dal 17 al 22 gennaio 2012
Sala Grande, Teatro Franco Parenti
orari 
martedì 17 ore 18:30
mercoledì 18 ore 21:15
giovedì 19 ore 15:00 e 18:00
venerdì 20 ore 18:30
sabato 21 ore 21:15
domenica 22 ore 15:00

PRENOTAZIONI E BIGLIETTI:
tel.0259995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
www.teatrofrancoparenti.it

€ 25,00 + prev / soci CMC € 15,00 + prev

Foto

[royalslider id=”22″]

Approfondimenti

Invito

Comunicato Stampa

Introduzione al testo di Sandro Lombardi

Introduzione allo spettacolo di Andrea Maria Carabelli

Nota di Drammaturgia di Fabrizio Senisi

Il grido di Giobbe - Flora Crescini