La giacca stregata e altre storie
Dai racconti di Dino Buzzati

Venerdì 30 maggio 2025, ore 20.30Auditorium CMC
Largo Corsia dei Servi 4 – Milano
Ingresso con Prenotazione e Donazione 10 €

con Stefano Annoni, Matteo Bonanni, Leda Kreider
regia di Paolo Bignamini
adattamento e aiuto regia Giulia Asselta
spazio scenico, Michela Invernizzi
disegno luci, Dario Filippi
produzione Centro Teatrale Bresciano
con il sostegno del festival I libri sulla scena di Friburgo
e in collaborazione con Teatro de Gli Incamminati

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Conversazioni eretiche 2025
Appuntamenti teatrali al CMC – Centro Culturale di Milano
a cura di Paolo Bignamini, con la collaborazione di Giulia Asselta
produzione Centro Teatrale Bresciano/CMC

La senti?
Una goccia d’acqua sale i gradini della scala. (…)
Ma che cosa sarebbe poi questa goccia: (…) sarebbe per caso un’allegoria? Si vorrebbe per cosi
dire, simboleggiare la morte? o qualche pericolo? e gli anni che passano?
Niente affatto, signori: e semplicemente una goccia, solo che viene su per le scale.(…)
Tic tic, misteriosamente, di gradino in gradino.
Una goccia, Dino Buzzati

L’amico Eugenio Montale scrisse di Buzzati nel suo necrologio sul Corriere: «Tutta la realtà, la vita stessa, gli oggetti erano per lui segnali dell’altrove, erano una porta che un giorno avrebbe potuto aprirsi. E Dino poteva tranquillamente ostinarsi a bussare. E così fu per lunghi anni».

Buzzati ci regala storie fantastiche, intessute di una calibrata dose d’ironia, che ci invitano a riflettere sull’impiego del nostro tempo, sul criterio delle nostre azioni, sulla natura del nostro sguardo rispetto alle cose, sull’umanità nei confronti del prossimo, sulla paura della morte, del dolore, della solitudine, degli eventi inattesi, sui rimpianti, sull’amore, sul bene e sul male; in una parola: sul senso della vita.

Ma c’è un tema sopra tutti che intreccia e pervade i suoi racconti: il mistero. Il rapporto tra mistero e realtà, tra elemento fantastico ed elemento verosimile è presenza costante, a partire dall’ambientazione: una situazione irreale e fortemente simbolica che si contraddice per via del linguaggio concreto e dei dialoghi basati sul discorso diretto che contribuiscono a creare un

senso di realismo. A partire da La giacca stregata, passando attraverso La polpetta, Una goccia, Il voyeur e I giorni perduti ci si trova all’interno di un’atmosfera allucinata dove, però, ogni cosa chiede di essere considerata con verità.

Disorientamento, fascino, inquietudine e sorpresa accompagnano lo spettatore per tutto il tempo, invitandolo ad ampliare il proprio orizzonte ed impendendogli di rimanere immune alle provocazioni che incontra.

Torna nel 2025 Conversazioni eretiche, giunta alla sua seconda edizione: la rassegna, prodotta dal Centro Teatrale Bresciano e il cui titolo prende le mosse da un passaggio del romanzo Sunset Limited di Cormac McCarthy, propone un ciclo di agili spettacoli teatrali ospitati negli spazi del Centro Culturale di Milano. Il cartellone, ideato dal regista Paolo Bignamini in dialogo con il CMC, ha l’obiettivo di indagare autori e temi che spingono verso una coscienza contemporanea, alla scoperta, all’inaspettato.

A quell’imprevisto che invocava Montale in una delle sue più belle poesie, che “è la sola speranza”.

Ne La giacca stregata e altre storie il mistero che pervade i racconti di Dino Buzzati ci suggerisce l’inaccessibile del reale. Ne Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino ci restituisce una Resistenza scevra di ogni retorica, raccontando l’esperienza partigiana da un punto di vista inatteso come quello di Pin, un bambino, un monello dei carruggi. Buzzati, Calvino: due grandi autori italiani inquadrati fuori da mode e convenzioni, una proposta di lettura della realtà che si sporge sul teatro per ricercare – insieme a un gruppo di giovani attori e artisti di talento – una possibilità e un’occasione di senso.