Le staffette

Le Staffette indicano le prime copie -le copie staffetta- appena uscite dalla stamperia che anticipano quelle in libreria. La staffetta consegna una novità e la trasmette ai primi lettori.
Questa collana rappresenta infatti una corsa a conoscere, generata dalla gratitudine per quanto ricevuto in questi anni: parole, pensieri, riflessioni ospitate in un luogo di incontro, quale è stato ed è il Centro Culturale di Milano.
Come la staffetta sportiva si corre passando il “testimone”, così in questa collana trasmetteremo di argomento in argomento la stessa testimonianza: che la cultura nasce dalla vita e diventa gusto del vivere.
Il testimone passerà da temi della tradizione letteraria a dibattiti attuali, da intellettuali, docenti, artisti, scienziati che hanno accettato di percorrere, con coraggio e umiltà, la strada della cultura come ricerca del senso intero e totale in ogni ambito del sapere.
Questa corsa potrebbe non avere fine, come il desiderio di conoscere che auspichiamo sussista durante il corso dell’intera collana.

Una luce inedita e intima del grande scrittore Clive Staples Lewis attraverso la testimonianza del più importante biografo e studioso, suo segretario, discepolo e amico Walter Hooper.

Ricordi, episodi evocati, passaggi e movimenti del pensiero ignoti o spesso trascurati del grande intellettuale affiorano in queste pagine componendo il ritratto della sua personalità. Decisivi per collocare il cammino culturale e spirituale di Lewis, il cui pensiero, acuto e originale, ha lasciato il segno nella storia dell’Occidente e in quella del suo discepolo. Hooper ci rivela un ritratto “intimo” del suo maestro attraverso il suo incontro durante la crisi esistenziale post bellica fino alla sua scelta per la Chiesa cattolica, avvenuta a seguito di un’inconsueta chiamata al telefono. “Era il Papa Giovanni Paolo II che mi invitava a pranzoAprii la porta … e vidi che era veramente come Aslan !”.
Capiremo così il rapporto tra la vita quotidiana di Lewis e la genesi dei pensieri, fino alle ragioni forte presa sui lettori e le persone che lo hanno incontrato nell’Europa del novecento

Leggendo queste pagine non è possibile ignorare quanto -colui che fu non solo il segretario, ma anche (e qui mi dovrà perdonare Walter, mai autocelebrativo) il migliore discepolo del grande letterato, scrittore e apologeta- abbia assunto lui stesso questi tratti” (dalla prefazione di C. M. Bajetta)”

Una prestigiosa e appassionata lettura della «Divina Commedia» che riscopre la ricchezza intellettuale e umana di Dante e il suo lascito d’esperienza. Con questo obiettivo il Centro Culturale di Milano pubblica i testi delle conferenze di maestri autorevoli e insuperabili che proprio questo segreto hanno sempre ricercato. Anna Maria Chiavacci Leonardi, Maria Corti, Ezio Raimondi, Cesare Segre, Etienne Gilson, provocano con grande vivacità la nostra intelligenza e il nostro sentire. Al loro rigore filologico si affianca la sensibilità e cultura di scrittori e traduttori, tra cui Luca Doninelli, Giuseppe Pontiggia, che indagano il senso e il laboratorio della scrittura dantesca. L’esilio, l’amore per Beatrice, il faticoso cammino alla ricerca del Bene e del Vero che stanno al centro del miracolo dantesco, riverberano l’inquietudine esistenziale e la certezza del sommo poeta. Scritti contemporanei di maestri che sanno farsi contemporanei a Dante, rilanciando a noi le sue domande e la legge profonda dell’esistenza, filtrando la sua originalissima varietà linguistica e retorica. Egli diviene così un nostro compagno di viaggio e il modo con cui ha affrontato gli snodi problematici della sua società si trasformano oggi in modello ed esempio.

«Péguy pone al centro della sua riflessione l’avvenimento, qualcosa che irrompe dall’esterno, di imprevisto: questo è il metodo supremo di conoscenza. L’uomo moderno rifiutando la realtà come si offre ai nostri occhi di carne, non tenta più di formarsi una ragione modellata sull’immagine del mondo, ma di costruire un mondo sull’immagine della ragione. L’esperienza viene abolita. Bisogna ridare all’avvenimento la sua dimensione ontologica di nuovo inizio».
Alain Finkielkraut

Questo volume, corredato da numerosi e autorevoli contributi e arricchito da molte immagini, è stato pensato per il centenario della morte dello scrittore francese, avvenuta nel 1914, e si presenta quale occasione privilegiata per scoprire Péguy.

Il libro presenta i testi scritti dagli autori che hanno dato vita al ciclo di conversazioni Che cos’è la democrazia? Lettura di Alexis de Tocqueville. Dalla democrazia in America alla democrazia in Europa: Angelo Panebianco, Francesco Forte, Sabino Cassese, Andrea Simoncini.

Che cos’è la democrazia? è stato ideato e promosso da Critica Sociale, Centro Culturale di Milano e Fondazione del Corriere della Sera.