“Luigi Ghirri. Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria”

Milano 26 ottobre – 9 dicembre 2023
Sala espositiva CMC – Largo Corsia dei Servi, 4 Milano
(MM1 MM4 San Babila; MM3 Duomo)

Mostra di Fotografia

Orari Dal lunedì al venerdì Ore 9,30 -13; 14,30-18,30
Sabato e domenica Ore 15,00 – 19,00
7 . 8 . 9 Dicembre la mostra resterà aperta

ingresso Donazione € 10
Segreteria Organizzativa
Valeria Grassi
Art Director
Andrea Lancellotti

Visite guidate per classi o gruppi persone
segreteria@cmc.milano.it
Info Tel 02 86455162

Ufficio Stampa
Enzo Manes emanes@cmc.milano.it 
tel 338 2694209

Proiezione del DocuFilm “Infinito, l’universo di Luigi Ghirri”
Lunedì 6 novembre 2023 ore 18.30 Auditorium CMC
info e prenotazioni

“Luigi Ghirri – Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria” una rassegna di 90 opere, curata da Giovanni Chiaramonte e ideata da Camillo Fornasieri, direttore del CMC, in collaborazione con CSAC Università di Parma, nell’ambito di MILANOPHOFESTIVAL con il Patrocinio della Università IULM, del Comune di Milano e della Regione Lombardia. Per il capoluogo lombardo una primizia, dopo la mostra alla Triennale del 2018 dedicata alla fotografia di architettura, composta tutta da original e vintage print, una ricognizione per riscoprire l’antropologia estetica della fotografia di Ghirri.
Alle fotografie tratte da varie raccolte, “Paesaggi di cartone”, “Colazione sull’erba”, “Infinito”, “Viaggio dentro un antico labirinto” “Infinito” si aggiungono la visione delle polaroid di grandi dimensioni (800x600cm), esposte qui per la prima volta, prodotte con una speciale macchina, sogni, ironici ricordi, raffinate composizioni messe in scena da Ghirri e rievocati dentro lo studio Polaroid di Amsterdam.
La mostra rappresenta un evento culturale in un tempo di crisi e transizione per ritrovare il senso del canone visivo e una novità che ci rappresenti come io e comunità. La Mostra percorre la costante ricerca dell’Autore di fronte al frammentarsi della immagine nella potente comunicazione di massa, la ricerca dell’“l’Immagine necessaria” -definizione di Ghirri- atto consapevole del presente che deve rispondere del passato, della bellezza delle civiltà e osare costruire il futuro.
È che in effetti, sembra che sia tutto già superato da quello che si chiama mondo della simulazione, che tutto abbia bisogno del prefisso post o iper, e che il mondo del frammento, delle libere associazioni, della schizofrenia, dell’indifferenza e del paradosso, siano già esauriti e che siamo già entrati in una era dello sguardo pornografo, divoratore insaziabile, dove non esiste più nessuna narrazione, proprio perché tutte le narrazioni sono possibili: (…) ma nello spazio in cui non sembra più possibile riattivare il nostro desiderio di cercare una immagine possibile, una immagine che possa produrre su di noi ancora meraviglia o stupore.”
(Luigi Ghirri, Niente di antico sotto il sole, 1997 a cura di Paolo Costantini e Giovanni Chiaramonte)

Geometra per lavoro negli anni Settanta, Ghirri compone serie evocative dei vari temi della visione: l’immagine naturale e quella artificiale, l’ambiguità del paesaggio contemporaneo, la citazione della storia, l’immaginario del consumo.

Era entrato in contatto con i grandi critici della fotografia Massimo Mussini e Arturo Carlo Quintavalle (creatore dello CSAC di Parma insieme, tra gli altri, a Luigi Ghirri) che lo sostengono e realizzano nel 1979 alla Scuderia della Pilotta di Parma una retrospettiva di 700 immagini.

Sollecitato dagli architetti Pierluigi Nicolin, anche creatore della rivista Lotus, che proprio a Milano gli commissiona un reportage sulla Triennale di Giovanni Muzio e il parco Sempione (preziosa raccolta presso il museo) e Aldo Rossi a occuparsi di architettura, collabora e stringe amicizia con scrittori e musicisti, tra cui Gianni CelatiErmanno CavazzoniAntonio TabucchiLucio Dalla. Fotograferà per lo stesso Savi, per Aldo Rossi e Paolo Zermani.

Luigi Ghirri, uomo del suo tempo e degli affacci sul nostro, seminatore di futuro, autore di copertine di numerosi album per la RCA sia di musica classica che di artisti italiani come Lucio DallaGianni MorandiLuca Carboni, Giovanni Lindo Ferretti e i CCCP – Fedeli alla linea (Epica Etica Etnica Pathos), Stadio, Ciao Fellini, Robert & Cara e altri.

Le sue grandi mostre e libri: Km 0,250, Infinito, Paesaggi di cartone, Colazione sull’erba, Viaggio in Italia, la Biennale di Venezia, Il profilo delle nuvole, Il paese dei balocchi, Diaframma 11, Kodachrome e la raccolta dei suoi scritti a cura di G. Chiaramonte Niente di antico sotto il sole.

L’Archivio Luigi Ghirri, con sede nell’ultima residenza dell’artista a Roncocesi diffonde l’opera del fotografo. I diritti legati all’utilizzo delle immagini sono di esclusiva proprietà degli Eredi Luigi Ghirri. Allo CSAC,  Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma è conservato il fondo archivistico Luigi Ghirri costituito da opere realizzate dall’artista in tutto l’arco della sua carriera.