Si esiste per raccontare

Cina / Olimpiadi – Xi Jinping cita Confucio: Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell’infinito

In questo numero

Nell’editoriale ricordiamo il grande scrittore Varlam Šalamov a quarant’anni dalla morte. Con l’invito a leggere il suo capolavoro: I racconti di Kolyma. Capitoli di vita e morte nel Gulag siberiano. Per non dimenticare. E continuare a testimoniare al tempo della colpevole dimenticanza.

Segue un approfondimento di quel che è nato in Iraq dopo lo storico viaggio di papa Francesco avvenuto dieci mesi fa. Tra timidi risvegli e una campana che ha ripreso a suonare.

E ancora: una riflessione sul fenomeno della cancel culture. Una “lettura” che non ti aspetti. Che rimanda a una visione neo puritana della realtà. Ostile alla cultura. E quindi alla persona.

Quindi ci chiediamo le ragioni del tramonto dell’autostop provocati dall’ultimo romanzo di Daniele Mencarelli “Sempre Tornare”. Poi, un articolo arrivato in redazione di un giovane dell’Università Statale di Milano alle prese con una tesi dedicata allo scrittore Pier Vittorio Tondelli (anche i personaggi degli scritti dell’autore emiliano avevano un debole per l’autostop).

E, a proposito di viaggio, il podcast di questo numero è una sintesi dell’ incontro del CMC realizzato in occasione dell’uscita del libro di Antonio Polito, editorialista de Il Corriere della Sera e scrittore Le regole del cammino, dove l’autore racconta la sua esperienza di camminatore sulle tracce di san Benedetto avvenuta dopo il primo lockdown. A dialogare con lui, Julian Carrón e la scrittrice e critica letteraria Antonia Arslan.

Buona lettura  buon ascolto.