Evidenze
Numero 27
7 aprile 2023
EVIDENZE
Negare l’evidenza è un metodo che porta sulla cattiva strada.
Non fa vedere, roba da vicolo cieco insomma. Una vita “scollata”, scollegata con la natura autentica della ragione. Così non si vede bene. E questo deficit investe tutto: particolare e universale insieme. Nell’editoriale la sfida di Charles Peguy partendo dal Denaro: buttare via la vita per quattro denari è un procedere stolto, evidentemente dannoso. Ma il perno della vita è la libertà.
E in tal senso, emblematica la crisi che attraversa il mondo delle professioni di cura. Il contributo del pedagogista Antonello Bolis, da molti anni impegnato nella prima linea, evidenzia le cause di un malessere profondo, della fuga dalla professione di educatore: antropologiche, culturali, politiche. Un’emergenza che dice che mentre qualcuno ancora costruisce non solo la casa sta bruciando ma si continua a non voler vedere l’incendio che avanza.
L’evidenza negata produce ustioni. Walter Ottolenghi, ragionando di Russia, tenta la strada del ragionamento senza scollamenti di sorta. Ovvero: senza voler buttare via il bimbo con l’acqua sporca. Dunque, suggerisce, di provare a pensare alla Russia che verrà evitando negazionismi di sorta. Perché, solo muovendo da ciò che è evidente, sarà possibile lavorare alla costruzione di una novità di pace ragionevole.
Lo scrittore francese Emmanuel Carrère ha voluto assistere e quindi vedere e perciò facendo i conti con quel che ha visto, il processo per gli attentati parigini di venerdì 13 novembre 2015. Di quell’evidenza così drammatica ne ha fatto un libro. Sorprendente. Imprevedibile. Quando si vede bene…
E ci aveva visto giusto, come racconta Nicola Varcasia, Alba Miceli, una donna del Sud, profondamente cattolica che, nel Novecento, ha lasciato tracce significative di vero femminismo. Non allineandosi alle correnti culturali più in voga, ma giocando la sua sfida sull’affascinante terreno della libertà e della verità. Una figura femminile che ha scosso il conformismo. Da cristiana impegnataseriamente con la vita.
Per altre strade, ma con inequivocabile domanda di verità, si è mosso Albert Camus. L’arte che si sottomette alla realtà è evidenza di bellezza Nel podcast estratti di bellezza, di cultura appiccicata alla vita. Nella lettura, attrattiva, del grande attore Massimo Popolizio.
E, come sempre, le evidenze per immagini di Francesco Santosuosso.
Buona lettura e buon ascolto.