LA BONIFICA

Numero 56
18 ottobre 2024

Tentativi di bonifica: la cultura nella palude è un problema molto serio, che riguarda la vita. Che ci riguarda tutti come persone. E a proposito di bonifica, l’editoriale parla di amore. Di amore come presenza. Che zampilla nell’esserci. Lo spunto che anima la riflessione è il nuovo film di Francesca Comencini, “Il tempo che ci vuole”: una sua drammatica vicenda familiare e la presenza ragionevolmente testarda, e perciò umanissima, di suo padre, il grande regista Luigi Comencini. Andrea Avveduto ci porta in Libano, nel Libano sotto attacco. Il suo è un racconto che coglie, attraverso i fatti, attraverso precisi accadimenti, la verità di spiragli di luce, di aiuto fra famiglie di religioni diverse. La convivenza, dunque, è possibile. Nicola Varcasia ha intervistato il filosofo Silvano Petrosino sullo spinoso, scivoloso, ma affascinante tema del perdono oggi. A partire dall’intervista alla scrittrice Silvia Avallone che abbiamo pubblicato nel numero 55 della nostra rivista. Mentre Walter Ottolenghi, dopo aver letto l’ultimo libro di don Luigi Giussani, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione (1968 – 1970)”, regala una partecipata e lucida testimonianza su quei momenti, su quella storia, avendo vissuto l’esperienza del Centro Peguy. E Walter Gatti ci fa incontrare un grandissimo cantautore austrialiano: Nick Cave. Una vita pazzesca, la sua. Ripida e densa di curve pericolosissime. Un cammino che avrebbe potuto condurlo alla distruzione di sé. Invece no. E le sue canzoni sono lì a provocarci. Belle e struggenti.
Infine, il podcast vive della voce autorevole di Giuseppe Guzzetti, banchiere, politico di lungo corso, già presidente della Regione Lombarda e presidente di Fondazione Cariplo. Nel documento sonoro, che risale a sei anni, interviene su un tema caldissimo: cultura e povertà; cultura e welfare.
Insomma, lo si sarà capito, è tempo di bonificare. La cultura nella palude non ci può proprio stare. La cultura deve respirare su terreni fertili. Il momento è fertile? Dipende da noi. Da noi persone. La questione è apertissima…    

E, come sempre gli editoriali per immagini di Francesco Santosuosso.

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