LA VITA È QUI


Numero 71
6 giugno 2025
La vita è qui. Già. La vita in questo mondo. La vita nel presente. Ma come spenderla? L’editoriale coglie una strada indicata da papa Leone XIV (ignorata dai media)che rilancia l’originalità del contenuto e del metodo della Dottrina Sociale della Chiesa quale frutto maturo per vivere e costruire comunità al tempo delle frammentazioni globali, delle polarizzazioni che generano violenza e guerre. Parole di grande respiro. Un invito alla responsabilità per credenti e non credenti.
Uno dei più famosi e celebrati scrittori a livello internazionale Javier Cercas, si è tenuto ben ancorato a questo dato di realtà nel costruire un libro che sta sorprendendo i lettori: Il folle di Dio alla fine del mondo (Guanda). Sollecitato a scrivere da papa Francesco ha raccontato del pontefice argentino, lo ha seguito nel suo viaggio apostolico in Mongolia, ha riportato di incontri avvenuti in Vaticano che lo hanno assai colpito: ha scritto senza reticenze, ha aperto il proprio cuore alla singolare esperienza vissuta. Un libro vero, sincero, steso con il talento che gli è unanimemente riconosciuto. Di queste sorprendente opera dà conto Alessandro Banfi.
“La vita è qui” potrebbe essere anche la prospettiva più adeguata per confrontarsi con l’ultimo libro del cardinale Angelo Scola, che ha per titolo: Nell’attesa di un nuovo inizio. Riflessioni sulla vecchiaia (Libreria Editrice Vaticana). Lo ha recensito Walter Ottolenghi. Si tratta di un itinerario ricco di umanità, di fede vissuta, di domande aperte, di rapporto con il proprio quotidiano al tempo della vecchiaia. Una condizione anche problematica. Tuttavia, un tratto di vita che può ancora donare molto. Recentemente è scomparso il filosofo scozzese Alasdair MacIntyre, un luminare nel campo dell’antropologia, della filosofia morale e politica. Marco Dotti ne rilegge i motivi di fondo che rendono il suo pensiero quanto mai attuale.
Un uomo davvero libero da incrostazioni ideologiche. Ecco perché può essere un grande occasione quella di scoprire o riscoprire l’originalità della sua proposta culturale. Mai allineata.
“La vita è qui”, con tutto il suo sapore, è nella testimonianza creativa di un maestro della fotografia italiana: Mario Giacomelli. A suo tempo il Centro Culturale di Milano promosse una mostra da lui inaugurata di suoi significativi scatti ispirati a Giacomo Leopardi. Ne nacque un’intervista realizzata da Lucia Massacesi rimasta inedita che oggi facciamo rivivere –mentre è prossimo il centenario della nascita, 1° agosto 1925. Un Giacomelli strepitoso, intenso che evoca subito i temi essenziali che vanno alla radice della vita, della parola, dell’immagine. Una lettura fondamentale che aiuta ad accostare le grandi Mostre a Milano (300 opere a Palazzo Reale) e a Roma. Infine: la guerra, presenza ingombrante e inquietante e gli strumenti di morte che vengono utilizzati. Sempre più sofisticati. E, in tal senso, scopriamo grazie all’approfondimento dell’analista Riccardo Grassi che la Cina è la prima fornitrice di droni all’Ucraina. Già, proprio il paese aggredito dallo zar del Cremlino che, almeno sulla carta, è ritenuto partner del regime di Pechino. E invece, per le solite ragioni commerciali, avviene quello che pochi conoscono. In altre parole: “la vita è qui” e può essere, purtroppo, mal spesa.
Buona lettura
Conversazione con Mario Giacomelli a cura di Lucia Massacesi