Ricordo di mons. Luigi Negri

Mons. Luigi Negri al CMC

Mons. Luigi Negri, vescovo, sacerdote milanese e docente, educatore per tanti anni, ci ha lasciato il 31 dicembre 2021.

Il Centro Culturale di Milano, fin dalle sue origini, 40 anni fa, deve il suo affetto al sacerdote, Vescovo e intellettuale.
Ha ricevuto la sua amicizia e contributo di pensiero, vivido, critico e propositivo di letture, di cui gli saremo sempre profondamente grati.

Ha costruito il Centro, sentito come proprio luogo espressivo di una presenza culturale, portando molte letture storiche e teologiche come revisioni su punti cruciali del rapporto della modernità, anche storiografica, riguardo la vita della Chiesa.

Il suo pensiero che si incardinava nella libertas ecclesiae, tipica della terra ambrosiana, e nello stupore per l’innervarsi dell’esperienza della fede nelle culture del mondo. Ha riaperto tanti crocevia della storia da consolidati pregiudizi ed errori di valutazione. Da questi interventi e relative conferenze è nato il libro Il Cammino della Chiesa. Fondamenti, storia & problemi (2015), così come in tanti giovani è nato il gusto dello studio e l’interesse sul mondo.

Mons. Negri ha coinvolto e accostato, attraverso il Centro, in dialoghi e dibattiti, intellettuali laici, teologi, editori e associazioni del mondo cattolico e non (tra cui Paolo Mieli, Carlo Ossola, Giorgio Rumi, Angela Pellicciari, Cesare Cavalleri, Galli della Loggia, padre Chantraine, Henry De Lubac), soprattutto nel campo storico e del magistero sociale della Chiesa. Insegnando con l’esempio e le parole la dimensione culturale della fede, secondo la proposizione a lui e a noi carissima, che ne diede san Giovanni Paolo II: «Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta».

Nel solco di uno stile e tradizione apologetica, non ne ha nascosto anche il tratto critico e polemico, il volto appassionato e sempre incontrabile nelle differenti situazioni o cambiamenti nel corso dei diversi decenni della storia sociale e culturale del Paese.

Per la sua figura di pastore e teologo si potrebbe giustamente evocare la bella proposizione dello storico comunista Concetto Marchesi: “La storia ha bisogno di uomini commossi non di uomini riverenti”.

Proponiamo qui un breve e interessante PODCAST sulla figura di don Gnocchi che sintetizza forse la radice autentica di don Negri, dove si riferisce, col portato della sua storia personale ambrosiana, al tema della vocazione, ai termini del fatto educativo, sul sacerdote e il popolo, l’autentica obbedienza alla Chiesa.

Un intervento svolto insieme ai prof. Edoardo Bressan e Giorgio Rumi nel gennaio 2003, “Don Gnocchi: la missione di un prete ambrosiano, tra educazione e opere” (in occasione della pubblicazione de “Don Carlo Gnocchi. Vita e opere di un grande imprenditore della carità, di Bressan-Rumi, ed. Mondadori).

MONS. LUIGI NEGRI: “DON GNOCCHI: LA MISSIONE DI UN PRETE AMBROSIANO, TRA EDUCAZIONE E OPERE”.
CENTRO CULTURALE DI MILANO, 28.01.2003 (CON GIORGIO RUMI, EDOARDO BRESSAN)

S.E. Mons. Luigi Negri nasce a Milano il 26 novembre 1941 e muore il 31 dicembre 2021, all’età di 80 anni.

Al liceo Berchet incontra Mons. Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, di cui diventerà stretto collaboratore e tra i principali responsabili. Laureatosi in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, diventa assistente alla cattedra di Filosofia Teoretica con Gustavo Bontadini presso la stessa università. Nell’ottobre del 1967 entra nel Seminario Diocesano di Milano e il 28 giugno 1972 riceve l’ordinazione sacerdotale. Segue gli studenti liceali di CL per tutti gli anni ’70.

Nell’ottobre 1972, dopo l’ordinazione, ottiene la licenza in Teologia alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale e fino all’ordinazione episcopale è docente di Introduzione alla teologia e Storia della filosofia all’Università Cattolica.

Il 17 marzo 2005 è nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. È una delle ultime nomine di Giovanni Paolo II, prima della morte. Riceve la consacrazione episcopale il 7 maggio 2005 dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, e prende possesso canonico della diocesi il 22 maggio 2005 a Pennabilli, dove risiede la sede episcopale.

Il 1 dicembre 2012 è promosso da Benedetto XVI arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa.

È stato presidente della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa con sede nella Repubblica di San Marino. Filosofo, teologo, saggista.