L’educazione spegne i “condizionatori”


In questo numero
Educazione. Ideologia. Resistenza. Parole che non sono parole.
Percuotono la realtà. La vita, la vita di tutti. Ecco allora che la rivista chiama in causa don Luigi Giussani e la sua rischiosa sfida dalla parte dell’educazione quale pilastro dell’umano e dell’autentico spirito dialogante.
Questione così centrale che il Centro Culturale di Milano, in collaborazione con altre realtà, ha deciso di dedicare un ciclo di quattro incontri. Le ragioni vengono evidenziate nell’editoriale.
In uno specialissimo Podcast ascoltiamo la voce del sacerdote ambrosiano in una riflessione, certamente attinente all’emergenza educativa, che tocca il tema della responsabilità della persona, il potere e il troppo potere, la democrazia. Snodi fondamentali così attuali, così gravidi di significati.
L’opposto dell’educazione è l’ideologia. Che sviluppiamo in due approfondimenti.
Il primo riguarda i cattivi maestri a cui si ispira Vladimir Putin per sostenere la sua invasione all’Ucraina; il secondo si occupa di rinascita dell’Isis mentre i riflettori sono tutti accesi sul dramma che si sta consumando nell’est del continente europeo.
E ancora, una conversazione con un’analista dell’Ispi, Alessia Amighini, per comprendere i disegni della Cina nel contesto di una guerra densa di insidie su scala globale.
E a proposito di Resistenza, visioni ideologiche e spirito autentico, proponiamo un articolo sul rapporto strettissimo, affettuoso, non retorico, di Beppe Fenoglio con il fenomeno della Resistenza nelle sue terre, l’Alta Langa, cuore del Piemonte. Indagando la sua narrativa.
Buona lettura e buon ascolto.