L’ATTENZIONE


Numero 73
18 luglio 2025
6 agosto 1945. 8 agosto 1945. L’atomica, ottant’anni fa, devasta Hiroshima e Nagasaki. Nasce l’era della distruzione nucleare. Rimane quello l’atto di guerra più clamoroso e tragico. Finora. Ma adesso lei, la Bomba, è tornata al centro della scena. Nei discorsi e nelle possibilità che possa di nuovo devastare il mondo. Una leggerezza che incute paura. L’editoriale ragiona sull’irruzione di questo terribile pensiero mentre il mondo è già largamente in fiamme. La domanda è: come uscire da questa spirale? Perché si può uscire dalla logica della morte. Perché nei luoghi deserti si può comunque mettere su mattoni, come dice T.S. Eliot nei “Cori della Rocca”, tema caldo all’edizione 2025 del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli. Ma occorre stare all’erta. Non farsi sorprendere impreparati. Bisogna educarsi a vivere il presente. Ci vuole attenzione, insomma. Come spiega il professor Stefano Zamagni nella conversazione con Nicola Varcasia. Il dialogo parte dalla sua proposta di istituire un ministero della Pace. Non come provocazione simbolica ma come iniziativa concreta per rilanciare un’efficace ed educativa cultura della pace.
Cultura della pace, convivenza possibile anche nei luoghi più complicati. Ecco allora una mostra al Meeting, curata da Fondazione Oasis, su quel che ha generato di sorprendente l’esperienza drammatica del martirio di religiose e religiosi in terra d’Algeria per mano del terrorismo islamico. Una mostra che testimonia la possibilità concreta che si possa costruire in quel che è stato e forse, per certi versi, continua ad essere un deserto disumanizzante. Ne dà conto il contributo di Alessandro Banfi che riprende anche il pensiero del cardinale Angelo Scola. Insomma: l’attenzione è un metodo di conoscenza e di verifica. E quel metodo, nelle sue mille vite, lo ha fatto proprio Goffredo Fofi, intellettuale riluttante, venuto a mancare in questi giorni. Fofi è stato molte cose nella sua intensissima e appassionata quotidianità: inventore di riviste culturali, scrittore, critico letterario e cinematografico, animatore sociale, naturaliter cristiano. Ce lo fa incontrare Enzo Manes. Invece il professore di scuola superiore Paolo Covassi si confronta con un interrogativo intrigante: insegnanti e allievi vanno mai per davvero in vacanza dalla scuola? La sua risposta è un racconto, anche disincantato, di quel che succede. E del perché nulla si può dare per scontato, tenuto conto che i periodi della vita non sono mai una parentesi. A chiudere un ulteriore richiamo all’attenzione. Il critico cinematografico Beppe Musicco ci regala una carrellata di film dell’ultima stagione che, per mille ragioni, ci siamo persi. L’estate dei cinema all’aperto, delle benedette sale con l’aria condizionata e delle piattaforme digitali sono un’ottima occasione per avviare un virtuoso corso di recupero. Massima attenzione, allora!
Buona lettura
Stefano Zamagni intervista con Nicola Varcasia