Poteri senza gloria

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Oggi più di ieri si avverte l’urgenza di ridare alle parole il significato che le è proprio. Ovvero, connetterle con le cose, farle procedere insieme.
L’editoriale di questo numero 9 prova a ragionare su questa emergenza.
In un presente dove tutto rischia di ridursi in chiacchera. In ignoranza. In ipocrisia. L’incuria delle parole è la rappresentazione drammatica di incuria verso di sé e verso gli altri. Il caso della parola empatia, travolta da traduzioni buoniste che la svuotano del suo significato autentico, è lo specchio fedele di uno strappo umano e culturale. E nel corso di recupero aiuta a fare chiarezza il pensiero fecondo di Edith Stein.
Sull’autenticità della parola che si fa racconto di fatti, di verità al servizio della libertà viene a sostegno la grande giornalista russa Anna Politkovskaja.
La lettura del suo La Russia di Putin, scritto nel 2004, è un drammatico viaggio nella realtà di un Paese nel quale ogni diritto è calpestato.
Per la sua testimonianza Politkovskaja nel 2006 è stata assassinata. Un libro fondamentale, il suo. Per comprendere la Russia di questo tempo prigioniero del nichilismo eretto a sistema.
C’è potere e potere. La lente d’ingrandimento è sull’Europa, sul suo percorso unitario travagliato, sulle insidie portate avanti dal fenomeno del populismo. L’articolo di Gianfranco Fabi ragiona su contraddizioni e slanci, sulla natura ideale dell’affresco di Unione europea che avevano pensato i padri fondatori.
Un contributo che accende domande per arrivare allo snodo cruciale: esiste un potere positivo? E siccome c’è potere e potere, in vista dell’imminenza dei referendum sulla giustizia, offriamo all’attenzione un contributo di un collega (Stefano Zurlo) che da molti anni segue la spinosa materia.
Entrando nel merito dello stato di profonda malattia in cui versa la giustizia nel nostro Paese.
Il podcast è un percorso. È un incontro con la parola che morde la realtà.
La grande attrice Michela Cescon interpreta alcuni passi tratti dalle opere più significative di Vasilij Grossman. Un’esperienza di ascolto che tocca il cuore dell’uomo. La meschinità dell’ideologia. La luce dell’arte.  

E, come sempre, le pennellate d’autore per immagini di Francesco Santosuosso.  

Buona lettura e buon ascolto.