Natale: la messa a fuoco della realtà

© Copertina numero 20

Numero 20
16 dicembre 2022

Natale vuol dire salvezza. Soffio di libertà. Promessa di speranza. Tutto vero. Ma la fotografia del mondo sembra restituire un’immagine sfuocata, fuori registro, lontana dal significato del Natale. Vedi, con angoscia, l’Iran del potere dei sacerdoti che accelera con la violenza per spegnere il desiderio di libertà (ascolta il podcast con le riflessioni di Claudio Fontana). Vedi la guerra che prosegue tra proclami nichilisti e resistenza commovente di popolo. E così via con le immagini sfuocate. Eppure, come racconta la storia, c’è sempre il popolo. Il gregge delle persone semplici che risponde al richiamo, che corre a trovare il Bambino nato nella mangiatoia. Quello scatto è vita. Il presepio è vita. Nasce dappertutto: è il fuoco che scalda, che mette a fuoco la realtà. Il presepio è nel cuore degli ucraini, degli indifesi, dei poveri di spiriti, di chi attende e ancora non lo sa.
Giovanni Testori si è lasciato scaldare da quella Nascita (editoriale) e san Francesco ha voluto rendere gesto esplicito, memoria nel presente, quell’avvenimento di infinito amore che Dio ha dato agli uomini, con l’invenzione del presepe vivente (Enzo Manes). Com’è reale il Natale. Proprio perché ogni nascita è reale. Un’esplosione di vita. Le tentazioni di raggirare il reale, di prendersene gioco, è roba di tutti i giorni. E quando c’è di mezzo il denaro, nelle sue molteplici facce, le cose di complicano. La finanza, in tal senso, è maestra nei magheggi. Non proprio maestra di vita: criptovalute e metaverso sono espressioni assai concrete di una possibile deriva virtuale. Artefici alla moda di questo “sfuocamento” della realtà (Gianfranco Fabi).
Il Natale è la risposta al desiderio di felicità. Quel desiderio che affiora in più canzoni del cantautore canadese Neil Young come riconosce l’apparente freddo Michel Houellebecq che da una vita fa girare sul giradischi album di questo straordinario country rocker. (Enzo Manes).
Anche, qualcuno potrebbe domandarsi, in un mondo così ferito e sfiduciato per responsabilità solo umane, se ce lo meritiamo il Natale? Tenuto conto di quanto siamo incapaci a mettere a fuoco, una volta per tutte, la parola merito. (Nicola Varcasia).

E, naturalmente, sono sempre messi a fuoco gli editoriali per immagini di Francesco Santosuosso.

Buona lettura e buon ascolto.